IO NON AVVELENO LA MIA TERRA!

La Regione Puglia obbliga i suoi cittadini ad avvelenare la Terra con trattamenti altamente pericolosi,  imponendo l’uso di insetticidi tossico-nocivi da utilizzare contro il così detto insetto vettore: la sputacchina.

Al punto 4.9.3 “Misure fitosanitarie contro gli adulti” della DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 dicembre 2022, n. 1866, “Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa (Well et al.) in Puglia” per il biennio 2023-2024 si indicano ancora una volta una serie di principi attivi quali Acetamiprid, spinetoram e deltametrina, flupyradifurone Mandorlo Deltametrina per “limitare quanto più possibile la diffusione di X. fastidiosa attraverso il vettore”.

Si tratta di prodotti fitosanitari – piretroidi e neonicotinoidi – altamente tossici e dannosi.

Vi sono ampi e autorevoli studi (ad es. Canadian Health Measures Survey, PELAGIE mother–child cohort study, VHEMBE cohort study) che documentano effetti sanitari negativi nell’essere umano, primi fra tutti le alterazioni comportamentali e dello sviluppo neuro-cognitivo nei bambini.

L’ISPRA, in una sua monografia del 2015, conclude l’analisi sui piretroidi in questo modo: “affermare che non sono nocivi per gli animali, uomo compreso, è una falsa informazione… E’ da presumere un rischio di danni ai viventi per esposizione cronica perché tutte queste sostanze vengono definite a concentrazione lipofila, vanno cioè ad accumularsi nei tessuti grassi, tra i quali il più importante è il cervello” … “Poiché i valori di concentrazione limite sono troppo elevati, non sembra rispettato il principio di precauzione che richiederebbe concentrazioni di tali principi assai inferiore rispetto a quelle che causano i danni cronici dimostrati”.

E ancora: indipendentemente dagli effetti tossici, letali e subletali dei neonicotinoidi sugli anfibi e sugli uccelli, queste sostanze chimiche sono state definite dall’EFSA (l’agenzia per la sicurezza alimentare europea) “inaccettabili”, perché compromettono la sopravvivenza delle api.

Crescenti evidenze sperimentali hanno dimostrato capacità, da parte dei neonicotinoidi (acetamiprid compreso) di generare stress ossidativo cellulare, interferenza endocrina, tossicità embrionale, neurologica, immunitaria, epatica, spermatica e riproduttiva.

A proposito del controllo della xylella l’EFSA ribadiva, già nel 2015, che “L’uso intensivo di trattamenti insetticidi per limitare la trasmissione della malattia e il controllo dell’insetto vettore può avere conseguenze dirette e indirette sull’ambiente, modificando intere catene alimentari con conseguenze a cascata, a vari livelli trofici. Ad esempio, si guarda con grande preoccupazione all’attuale impatto indiretto dei pesticidi sull’impollinazione. A ciò si aggiunga che i trattamenti insetticidi su larga scala costituiscono rischi per la salute umana e animale”.

Alcuni tra i massimi esperti mondiali di xylella (Sicard, Almeida et al), in una pubblicazione scientifica del 2018 affermavano che “l’uso di insetticidi, anche qualora efficace, non è sempre necessario e giustificabile economicamente per la bassa efficacia e gli alti costi”, riportando esperienze pregresse (ad es. in Francia) a sostegno di questa affermazione. Gli stessi Autori affermavano anche che “utilizzare queste sostanze significa rendersi conto dell’effetto biocida sugli insetti utili, dell’alterazione dell’ecosistema, degli effetti negativi amplificati dall’abuso degli altri insetticidi, della possibile comparsa di resistenze a quelle sostanze, che le renderebbero rapidamente inefficaci”.

A confermare l’inutilità dei trattamenti pesticidi imposti per legge, a distanza di alcuni mesi dai trattamenti eseguiti (maggio-giugno), gli ultimi rilievi eseguiti dalla Regione Puglia (14° comunicato, rilievi alla data del 11/9/2019) hanno dimostrato livelli di insetto vettore costanti nella zona cuscinetto, insetti vettori presenti nella zona contenimento e “catture crescenti rispetto ai valori precedenti” nella zona infetta, dove si è anche rilevato “un incremento percentuale d’individui positivi a xylella fastidiosa (infetti) rispetto alle determinazioni effettuate nei rilievi precedenti”.

A fronte di questo, nessuna informazione aggiornata è stata fornita sui livelli di contaminazione da piretroidi e neonicotinoidi di suolo, falde acquifere e prodotti agricoli, non è stato misurato l’impatto ecologico globale dei trattamenti pesticidi, né viene monitorata in maniera adeguata la presenza di “insetti utili” (ad es. impollinatori) nella stessa area.

Tutto ciò ha ovviamente anche conseguenze gravissime sul settore biologico e biodinamico, fiore all’occhiello dell’agricoltura pugliese.

Le aziende bio che ricadono in questi comuni non potranno infatti vendere il loro prodotto come biologico (contrariamente a quelle ricadenti nei Comuni dove non vige tale obbligo, compreso quelli limitrofi).

 

COSA FARE QUINDI?

RIFIUTARSI! E aderire alla CAMPAGNA “DISOBBEDISCI-DENUNCIA-PARTECIPA”!

  • Non usare pesticidi né veleni.
  • Scarica il volantino, fai girare l’informazione.
  • Scarica la diffida da presentare al tuo sindaco.
  • Scarica il logo “Io non avveleno la mia Terra”.
  • Informati sulle alternative, difendi le api e prenditi cura del nostro meraviglioso ecosistema.

SCARICA LA DIFFIDA AL SINDACO

Il sindaco è il primo responsabile della salute pubblica della propria amministrazione. Chiedigli di non adempiere e di non dar seguito alle azioni di contrasto alla Xylella Fastidiosa che comprondono l’utilizzo di sostanze estremamente tossiche per l’ambiente e per l’uomo.

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Il sindaco è il primo responsabile della salute pubblica della propria amministrazione. Chiedigli di non adempiere e di non dar seguito alle azioni di contrasto alla Xylella Fastidiosa che comprondono l’utilizzo di sostanze estremamente tossiche per l’ambiente e per l’uomo.