Xylella, usiamo la logica!

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“Le fallacie di composizione sono errori logici che sorgono quando inferiamo che qualcosa che è vero a livello individuale lo sia anche a livello aggregato. La fallacia di composizione si presenta quando azioni che sono logiche, corrette e/o razionali a livello individuale o micro non lo sono (e possono essere sbagliate e/o irrazionali) a livello aggregato o macro”.

Che c’azzecca con la storia della Xylella? È presto detto:

a) alcuni alberi disseccati presentano Xylella (vero);

b) Xylella dissecca gli alberi (non sempre);

c) tutti i disseccamenti sono dovuti a Xylella (falso).

Ecco un esempio di fallacia di composizione.

Tralasciando per ora se dolosa o colposa, questa associazione logica è manifestamente e scientificamente errata poiché, data la verità a), già l’assunzione b) si è dimostrata inesatta, perchè molto parzialmente vera, in quanto i dati ufficiali del monitoraggio della Regione Puglia mostrano molti più alberi disseccati in cui non è presente Xylella di quelli risultati positivi, nonché alberi in perfetta e durevole salute vegetativa che risultano positivi al batterio. La c), pertanto e falsa, e i pochi studi di carattere epidemiologico che sono stati condotti sul fenomeno del CoDIRO (complesso del disseccamento rapido dell’ulivo) lo provano su base scientifica solida, attribuendo a diversi fattori biologici (funghi) e ambientali la causa dei disseccamenti.

Ulteriore controprova, ampiamente manifesta, ne è il fatto che eliminando quei fattori ambientali (che potremmo definire cattive pratiche agricole e impiego di fitofarmaci di sintesi) e contrastando i patogeni fungini, le piante si riprendono e tornano in produzione, pur rimanendo positive a Xylella. Talvolta ciò accade anche senza cure particolari, solo grazie alla sospensione delle cattive pratiche agricole.

Anche chi oramai ha compreso che dietro l’intera storia vi sono inganni, interessi e manipolazioni, spesso, però, continua a dare per assunto che il vasto fenomeno che ha colpito il Salento sia colpa del batterio; così facendo, però, si rafforza l’egregora del killer degli ulivi, e ci si allontana dalla soluzione del problema.

Il nodo è tutto lì: ma dire che NON E’ XYLELLA la causa principale dei disseccamenti, NON E’ NEGARE I DISSECCAMENTI E LA GRAVITA’ DEL PROBLEMA! Anzi vuol dire mettersi sulla giusta strada per risolverlo.

Parimenti, i detrattori di queste considerazioni, se sono ulivicoltori, sbagliano a sventolare le immagini catastrofiche dei disseccamenti, evocando le loro sofferenze, per riaffermare la colpa di Xylella: sono ancora in “Fallacia di Composizione”, quindi fuori strada.

Prima lo si capisce, prima si inizia ad operare per la vita di queste piante, di questo ambiente, di questo territorio e di questa economia di salute.

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