XYLELLA, CHI SI RIVEDE…

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XYLELLA, CHI SI RIVEDE… LA “STRATEGIA DELL’EMERGENZA” E LA DIFFAMAZIONE A TAPPETO CONTRO CHIUNQUE SMASCHERI LE LORO FANDONIE.

Ci risiamo. Come se oltre dieci anni di menzogne e migliaia di ulivi abbattuti o brutalmente mutilati non fossero bastati. O come se la ripresa vegetativa degli ulivi dati per spacciati non fosse ormai sotto gli occhi di tutti. E invece no. Ci risiamo. Con lo stesso registro qualunquista e oscurantista: complottisti, negazionisti, stregoni! La strategia è sempre la stessa, ma questa volta nel mirino di alcune testate giornalistiche non ci sono solo attivisti e ambientalisti, normali cittadini, olivicoltori e agricoltori, scienziati e ricercatori non allineati alla narrazione imposta (o, più spesso, sponsorizzata), questa volta nel mirino dei propagandisti finisce addirittura la Polizia Giudiziaria di Bari che dopo anni di indagini svela scrupolosamente cosa si nasconde dietro l’“operazione Xylella”.

Ancora una volta, a mezzo stampa, articoli a dir poco sorprendenti riportano come veritiere tesi, se non del tutto errate, di certo superate dai fatti, dalle conoscenze e dalle evidenze scientifiche. In prima fila il Quotidiano di Puglia, che proprio oggi in un solo articolo rispolvera tutto l’antico armamentario di sostegno a una narrazione che ormai fa acqua da tutte le parti.

Volendo citare solo qualcuno dei concetti che incredibilmente il giornalista vorrebbe ancora oggi propinare ai lettori… la correlazione assoluta fra CoDIRO e Xylella data per scontata ma in realtà mai davvero acclarata (anche perché l’unica scienza che potrebbe certificarla si chiama Epidemiologia, ma uno studio epidemiologico completo ufficiale sull’argomento non è mai stato condotto) mentre dati stessi del monitoraggio regionale, che pubblicazioni scientifiche (peer reviewed) e relazioni tecniche redatte con approccio epidemiologico sistemico qualificato, dimostrano al contrario una forte correlazione fra disseccamento degli ulivi e presenza di patogeni fungini e diversi fattori ambientali. (All. 2-7). Questo dato oggettivo, nel solito mantra emergenziale, viene bollato come “negazionismo”.

Che cosa riportano gli atti della PG in merito? La “manipolazione dei dati epidemiologici”; i numerosi casi di FALSI POSITIVI (come Oria, Monopoli, Lecce, Cisternino e Corato…) e il “terrorismo mediatico” sui numeri di alberi infetti.

Che dire poi sulla questione del rinverdimento, spontaneo o effetto dei protocolli di cura, degli ulivi dati per morti? Dopo un decennio di negazionismo (questo sì) sul fenomeno di ripresa vegetativa, di fronte all’evidenza rilevata, oltre che da chiunque voglia vedere, anche da una istituzione, il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia (All. 2) e da un lavoro scientifico (peer reviewed) di – nientemeno – che l’ex Direttore Generale dell’ARIF (Domenico Ragno) (All. 3) che distrugge totalmente il mantra “albero infettato = albero morto” e “non c’è cura”. Intanto si propagandano come inefficaci i protocolli di cura e si continua a lavorare esclusivamente sulla ricerca del batterio invece che sulla soluzione al disseccamento.

La domanda a questo punto nasce spontanea: perché?

Ecco ciò che scrive la PG a riguardo: “Se si scoprisse che Xylella è una componente del complesso del disseccamento rapido dell’olivo, ma non il primo agente causale, tutta la politica di gestione della batteriosi salterebbe immediatamente, pochi in Italia stanno lavorando per appurare questo dato, in quanto l’attuale indiziato numero uno rende molto di più, per la ragione che è un patogeno appartenente alla lista di quelli da quarantena”.

E ancora: “Questa circostanza (…) ci porta a definire il ritrovamento e la gestione ufficiale della batteriosi del patogeno da quarantena Xf, sul territorio pugliese, non esclusivamente connessi a studi scientifici ma, piuttosto, visti i tempi e le dinamiche con cui la questione è stata trattata, si ritiene frutto di decisioni interessate, mediate da frange deviate di appartenenti alla ricerca scientifica e a decisori politico-economici”

E infine, come non riflettere su quest’altra verità citata dalla PG? La partecipazione anche di organi di stampa alla distribuzione di fondi per sostenere le campagne mediatiche sulle “devastazioni causate dalla Xylella” e su tutto il corollario di contorno. Senza un forte impegno dei media tutta la narrazione della Xylella-killer non si sarebbe potuta strutturare.

Segui i soldi…” diceva Giovanni Falcone.

ALLEGATI:

  1. Estratto degli atti della Procura di Bari riportanti alcune delle relazioni di P.G.
  2. Nota a firma dell’arch. Maria Piccarreta, Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia (26/03/2025) che rileva lo stesso fenomeno di rinverdimento di ulivi in Salento, determinato sia a seguito di cure agronomiche che spontaneamente.
  3. Scortichini M., Ragno D. (2024), “Survey on Resilient Olive Groves Previously Severely
    Damaged by Xylella fastidiosa subsp. pauca in Salento (Apulia, Italy)”, Agronomy, 14 https://www.mdpi.com/2073-4395/14/9/2003
  4. Bruno G.L. (2024), “Coexistence between Xylella fastidiosa Subsp. Pauca and Susceptible Olive Plants in the Salento Peninsula (Southern Italy)”, Agronomy, 14, 2119. https://www.mdpi.com/2073-4395/14/9/2119
  5. Scortichini M., Loreti S., Scala V., Pucci N., Pilotti M., Tatulli G., Cesari E., L’Aurora A., Reverberi M. et al. (2024), “Management of the olive decline disease complex caused by Xylella fastidiosa subsp. pauca and Neofusicoccum spp. In Apulia, Italy”, Crop Protection, 184, 106782, https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0261219424002102
  6. Nuti M. (2024), Relazione depositata a seguito dell’Audizionealla Commissione d’indagine su Xylella istituita dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati (3/7/2024), https://documenti.camera.it/leg19/documentiAcquisiti/COM13/Audizioni/leg19.com13.Audizioni.Memoria.PUBBLICO.ideGes.40457.07-08-2024-17-14-37.859.pdf
  7. Ciervo M., Scortichini M. (2024), “A decade of monitoring surveys for Xylella fastidiosa
    subsp. pauca in olive groves in Apulia (Italy) reveals a low incidence of the bacterium in the
    demarcated areas”, Journal of Phytopathology, 00, e13272 https://doi.org/10.1111/jph.13272

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