Nelle foto la mappa dei monitoraggi sulla zona di Castellana Grotte fotografata nel corso di questi mesi di campionamenti.
Ad oggi – 28 marzo 2023 – si può vedere una bella spianata di verde (alberi risultati negativi a xylella) con qualche macchia di blu (in attesa dei risultati) e due brufoli rossi sempre circondati da verde: uno sulla Monopoli-Castellana e l’altro sulla Castellana-Conversano. In mezzo: il vuoto, sia di monitoraggi che di positivi.
Com’è possibile?
A quanto pare una miracolosa illuminazione ha portato gli arguti operatori dell’Arif a monitorare proprio gli unici ulivi positivi a xylella su migliaia di ulivi presenti a Castellana-Grotte.
Ma non solo! Gli attentissimi e preparatissimi tecnici che a vista riconoscono un albero positivo a un batterio grande pochi micron, folgorati sulla via di Damasco, dopo aver trovato i primi 4 positivi sulla Castellana-Monopoli (agosto 2022), intuiscono che il batterio si possa essere diretto non nel terreno a fianco, né in quello successivo (che sono stati monitorati oltre 4 mesi dopo il ritrovamento dei primi positivi), bensì a 4 chilometri di distanza, nella parte opposta del paese.
Siamo a novembre 2022 quando gli eroici operatori, lungi dal monitorare gli ulivi sulla strada principale Castellana-Conversano, si dirigono sicuri in quella secondaria (via del Tronco), e lì imboccano una stradina sterrata, entrano per centinaia di metri in un terreno e… tac! A vista scelgono due ulivi verdissimi e monitorano proprio quelli che – udite udite – risultano positivi!
Tutto il resto attorno, compresi gli altri 29 ulivi trovati positivi nei mesi seguenti, sono stati campionati a partire da gennaio 2023 (come confermato dai rapporti di prova). Immaginate la preparazione, il lavoro, l’attenzione, la maestria ma anche il talento innato e l’intuizione nell’andare a individuare proprio quelle piante rivelatosi infette anche se all’apparenza perfettamente sane! E quanta destrezza ci vuole per capire i movimenti di una sputacchina tanto piccola quanto furba da riuscire a far perdere le proprie tracce per decine di chilometri!
L’ammirazione per questi professionisti è senza fine.
